Differenza tra diamante, brillante e zircone

Grande diamante brillante e piccoli diamanti intorno

Brillanti e diamanti: stessa cosa? Sinonimi? O stiamo parlando di due termini completamente differenti? Oggigiorno, le due parole sono sempre più utilizzate come sostituto l’una dell’altra.

Ma non è proprio corretto. Anche quando abbiamo a che fare con gioielli e pietre preziose, spesso bisogna fare un po’ di chiarezza, per non perdere il significato corretto.

Ma qual è la differenza tra brillante e diamante? Quali sono le differenze tra zircone e diamante? In questo articolo vediamo insieme significato dei termini, caratteristiche e disuguaglianze.

Diamante: definizione e caratteristiche

Il diamante, noto a tutti per bellezza e valore, non è altro che una delle tante forme che può acquisire il carbonio. Con il termine diamante ci si riferisce, dal punto di vista chimico-fisico, ad un reticolo costituito da atomi di carbonio, disposti a tetraedro.

La parola indica quindi la pietra preziosa, il minerale da cui è costituita, e fa riferimento alla sua particolare composizione.

La preziosità e rarità dei diamanti nasce dal fatto che la loro formazione richiedere condizioni veramente particolari dal punto di vista della pressione, condizioni che solitamente si sviluppano ben al di sotto della superficie terrestre, nella sezione del mantello.

Diamante su anello
Anello con diamante

È sorprendente come un elemento che noi conosciamo per caratteristiche e proprietà tutt’altro che eleganti, il carbone, possa trasformarsi in qualcosa di così unico.

Il diamante è un cristallo tanto bello quanto duro, che viene valutato per:

  • Purezza: presenza o meno di imperfezioni;
  • Colore: in base alla corrispondenza ad una scala campionaria, da incolore a giallo;
  • Caratura: rappresenta il peso del diamante, misurato in carati;
  • Taglio: indica la lavorazione del diamante.

Brillante: definizione e caratteristiche

Nel settore della gioielleria, il termine brillante è in realtà una contrazione del più preciso taglio brillante. I brillanti non identificano, a differenza di quanto si creda comunemente, una particolare tipologia di pietra nobile o minerale e non sono chiamati così per una specifica composizione chimica o proprietà fisiche.

La parola fa riferimento ad una tipologia di taglio dei materiali usati, ad una metodologia di lavorazione che consente di ottenere un risultato finale più brillante appunto.

Il metodo di taglio a brillante consente di ottimizzare l’aspetto di un diamante o di un’altra pietra trattata, al fine di ottenere una brillantezza più intensa.

Questo effetto si ottiene grazie ad una precisa angolazione delle sfaccettature: in un diamante taglio brillante abbiamo idealmente 57 facce, 58 se anche l’apice è sfaccettato. Questa conformazione consente di perfezionare e massimizzare l’indice di riflessione della luce.

Diamante taglio brillante
Un diamante con taglio a brillante: si notano le tipiche 57 facce

È importante segnalare, qualora non fosse chiaro, che questo trattamento può essere utilizzato su tante tipologie di pietre per esaltarne le proprietà luminose.

Quando si sente parlare di brillante, quindi, non necessariamente siamo in presenza di un diamante. Potrebbe benissimo trattarsi di quarzo, zircone, smeraldo, topazio o altro minerale.

Zircone: definizione e caratteristiche

Spesso associato al diamante, con esso non ha nulla a che fare: lo zircone è un minerale che appartiene al gruppo dei nesosilicati. La confusione nasce dal fatto che gli esemplari incolore che hanno le caratteristiche di gemme vengono utilizzati spesso come sostituti del diamante.

Gli zirconi hanno una struttura cristallina a tetraedri, i colori naturali in cui si presenta vanno generalmente dal trasparente al giallo-dorato, dal rosso al marrone, fino al blu e al verde.

Lo zircone è elencato tra le pietre più antiche trovate sul nostro pianeta.

Zirconi: minerali sostituti del diamante
Zirconi: minerali trasparenti simili ai diamanti

Brillanti, diamanti e zirconi: differenze

Approfondite le caratteristiche, riepiloghiamo quindi le differenze tra brillanti, diamanti e zirconi.

Il diamante è una pietra preziosa costituita da atomi di carbone che assumono una particolare conformazione in seguito all’esposizione a un’elevata pressione, mentre parlando di brillante ci riferiamo ad una tipologia di taglio del diamante o di qualsiasi altro minerale.

Lo zircone invece è un minerale, la cui formula chimica è ZrSiO4: viene spesso confuso con il diamante, quando è incolore.

Di seguito, una tabella riassuntiva:

DIAMANTEBRILLANTEZIRCONE
DefinizionePietra preziosa costituita da un reticolato di atomi di carbonioNon è una pietra particolare, ma un metodo di taglio, una tipologia di lavorazione: taglio a brillanteMinerale appartenente al gruppo dei nesosilicati
ColoreDal trasparente al gialloDipende dalla pietra o minerale usatoTrasparente, giallo, rosso, marrone, blu e verde

Ora puoi scegliere il tuo prossimo gioiello da regalare o regalarti in maniera più consapevole, magari assieme ad un buon profumo!


Le Differenze

Appassionato di scrittura in ogni forma, adoro spiegare in maniera chiara e senza troppi fronzoli concetti e termini di uso comune, spesso fraintesi o non compresi. Seguimi alla scoperta delle differenze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

LeDifferenze.it partecipa al Programma di affiliazione Amazon UE, che consente  di percepire  commissioni pubblicitarie sponsorizzando il sito Amazon.it!

© 2020   Le Differenze 
Mappa del sito