Differenza tra proroga e rinnovo
Parlando di rinnovo e proroga, ci si riferisce spesso alla disciplina dei contratti. Ma le due parole trovano largo impiego non solo in ambito giuridico: anche nella quotidianità vengono utilizzate spesso, per riferirsi a diverse situazioni e contesti: giuridico, imprenditoriale, quotidiano.
Vediamo allora insieme la differenza tra proroga e rinnovo nei contratti e negli appalti, oltre che le caratteristiche e il significato di questi due termini di uso comune.
Proroga
La proroga non è altro che il rinvio di un’attività ad una data successiva, lo slittamento di una scadenza originaria ad una data futura.
Il termine assume un significato e sfaccettature differenti a seconda dell’ambito di utilizzo. In ogni caso, si tratta di un rimando, di un prolungamento o allungamento di un termine, di un’estensione delle condizioni, di un differimento, di una dilazione in ambito economico.
Alcuni esempi:
- prorogare un contratto
- prorogare una scadenza
- prorogare la validità di una licenza
- prorogare un termine di pagamento
Prorogare qualcosa significa posticiparne il termine preventivamente concordato.
Nel gergo comune si dice concedere una proroga, riferendosi al fatto che la proroga sia appunto una concessione per tolleranza, un favore, un permesso accordato solitamente da chi si trova in una situazione di “credito” a chi è nella posizione di “debitore”.
Rinnovo
Il rinnovo è l’avvicendamento di persone o la permuta di qualcosa, vuol dire cambiare una cosa in un’altra, convertire.
Rinnovare significa in senso ampio riconfermare qualcosa: una circostanza o situazione, un servizio, un contratto, rivedendone o accettandone nuovamente le condizioni.
Il termine può però assumere una diversa accezione a seconda dell’ambito d’impiego: può significare anche sostituzione, ristrutturazione, svecchiamento, rinnovamento, restauro, aggiornamento.
Tre esempi tra tutti:
- rinnovare il guardaroba
- rinnovare il colore alle pareti
- rinnovare il consiglio d’istituto
Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato, rinnovare significa stipulare un nuovo rapporto e il rinnovo presuppone un distacco temporale tra i due accordi, secondo quanto previsto dalla legge.
Proroga e Rinnovo: differenza
Nell’ambito contrattuale, la differenza tra proroga e rinnovo consiste dunque nel fatto che la prima corrisponde a un semplice differimento temporale, mentre il secondo prevede una rinegoziazione delle condizioni, che possono rimane le stesse che in precedenza.
In ogni caso, i termini si legano a doppio filo con il concetto di scadenza, non solo nella disciplina giuridica dei contratti. Genericamente parlando, prorogare significa estendere tale termine e rinnovare prevede un qualcosa di nuovo.
Ecco di seguito la consueta tabella riepilogativa che accompagna la fine di ogni nostro articolo:
— | PROROGA | RINNOVO |
---|---|---|
Significato | Posticipazione del termine o estensione delle condizioni | Avvicendamento di persone o permuta di qualcosa |
Accezioni | Rimando, prolungamento o allungamento, estensione, differimento, dilazione | Sostituzione, ristrutturazione, svecchiamento, rinnovamento, restauro, aggiornamento |
Nei contratti | Estensione del termine, posticipazione della scadenza | Rinegoziazione delle condizioni (anche uguali) e stipula di un nuovo contratto |
Speriamo di aver chiarito al meglio le differenze tra proroga e rinnovo, sia per quanto riguarda il significato più ampio dei termini che relativamente a contratti e appalti. Per qualsiasi ulteriore dubbio, lascia un commento: saremo felici di risponderti!
Gaetano
Spiegazione chiara, semplice ed esaustiva. Volevo chiederti se, dal punto di vista giuridico, c’è una differenza tra proroga e differimento.
Grazie